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A cura della Prof.ssa Patrizia Mecocci –

Di ritorno ad Atene dai suoi viaggi, Platone faceva scuola nell’Accademia. È questo un ginnasio fuori le mura, ricco d’alberi, così chiamato a causa di un certo eroe Academo. (Diogene Laerzio, Vite dei filosofi)

Correva l’anno 387 a.C. quando, nel ginnasio circondato da un bosco di ulivi dedicato ad Atena dea della saggezza ed intitolato all’eroe Academo, il filosofo Platone fondò l’Accademia: un luogo di incontro e di ricerca filosofica e scientifica che avesse al suo centro la formazione dell’uomo abitante della polis e protagonista della vita del suo tempo.

Pensando a questo modello di ricerca e condivisione, nell’epoca delle piazze virtuali e del progresso delle scienze e delle tecniche, nasce l’Accademia di Geriatria: un luogo di incontro per discutere di scienza, vita reale e, perché no, filosofeggiare su quella fase della vita che è l’invecchiamento, a cui tutti aspiriamo contando di mantenere quanto più possibile le capacità mentali e fisiche che garantiscano l’autosufficienza e la salute. Purtroppo non sempre a questa aspirazione corrisponde la realtà, e l’incremento delle malattie croniche e disabilitanti, che al momento sta procedendo di pari passo con l’invecchiamento della popolazione, non può che spingerci a conoscere sempre meglio non solo tutti gli aspetti che caratterizzano la senescenza ma anche le modalità con cui prevenire le malattie che più affliggono gli anziani, a definire le modalità più appropriate di cura e riabilitazione per impedire o ridurre la disabilità, a proporre modelli innovativi in ambito sociale e sanitario che possano permettere alle persone anziane una vita piena e attiva.

L’Accademia si propone come luogo di incontro per chi vuole dialogare e confrontarsi sui temi legati all’invecchiamento, dalle linee guida alle novità della ricerca, dalle pratiche cliniche più efficaci alle modalità assistenziali più innovative, favorendo la formazione di tutti coloro che si occupano di prevenzione, cura, assistenza agli anziani di ogni specialità sanitaria e non sanitaria, coinvolgendo anche familiari e caregiver. Obiettivo dell’Accademia sarà anche quello di favorire l’educazione all’invecchiamento – la cosiddetta geragogia, che si basa sulla conoscenza dei fattori protettivi e di rischio che influenzano lo stato di salute della persona che invecchia -, la prevenzione e la gestione delle patologie croniche e della fragilità, l’approccio alla multimorbilità, la conoscenza approfondita sull’uso dei farmaci e delle problematiche legate alla polifarmacoterapia, la competenza nelle metodiche palliative.

Destinatari delle attività dell’Accademia sono tutti coloro che partecipano attivamente alla prevenzione, alla cura ed alla gestione dell’anziano: medici in formazione e specialisti, medici di medicina generale, infermieri, operatori socio-sanitari, psicologi, logopedisti, fisioterapisti, terapisti occupazionali, dietisti, assistenti sociali. Tutti lavorando con l’atteggiamento proprio dello “stile accademico” per cui, come sosteneva Platone, quando “ciascun elemento (nomi, definizioni, immagini visive e percezioni) viene sfregato con gli altri, in confutazioni amichevoli e con domande e risposte fatte senza ostilità, avviene che l’intuizione e l’intellezione di ciascuno brillino a chi compie tutti gli sforzi che può fare un uomo”.

Con questo spirito verranno discusse e condivise tra gli specialisti e gli operatori dei diversi settori le più recenti linee guida in ambito geriatrico e gli aggiornamenti della letteratura scientifica per cogliere con spirito critico le novità da applicare alla propria pratica quotidiana. Sono inoltre previsti spazi in cui sarà possibile confrontarsi su casi clinici reali e virtuali proponendo soluzioni e percorsi diagnostici e terapeutici condividendo conoscenze ed esperienze. Infine una sezione dell’Accademia è dedicata a fa miliari e caregiver dei soggetti anziani per la discussione delle problematiche maggiormente ricorrenti nella gestione e nell’assistenza.

L’Accademia, proprio in virtù della trasversalità dei suoi intenti e delle diverse figure che richiama a sé, è aperta alla collaborazione con tutte le Società Scientifiche, le Associazioni e le Istituzioni che operano in ambito geriatrico al fine di favorire la crescita professionale e l’ampliamento delle conoscenze di tutti gli iscritti. Così, come l’accademia platonica si fondava su discorsi e ragionamenti teorici con lo scopo di applicare alla vita politica le conoscenze apprese, anche l’Accademia di Geriatria si pone l’obiettivo di migliorare le conoscenze scientifiche, l’assistenza, la qualità della vita e la cura (intesa come il prendersi cura) della persona anziana coinvolgendo tutte le figure che vi orbitano intorno. Solo considerando in maniera globale la persona sarà possibile promuovere salute, benessere e innovazione in campo medico e sociale per far sì che la vecchiaia sia finalmente considerata una delle tante tappe della vita umana anziché un epilogo da procrastinare ad ogni costo.